Il giorno più corto dell’anno, oppure la notte più lunga dell’anno: stiamo sempre parlando del solstizio d’inverno, che generalmente cade il 21 dicembre.
È uno dei fenomeni che sono più carichi di significato: dal giorno dopo le giornate cominciano ad allungarsi, fino ad arrivare al massimo nel solstizio d’estate del 21 giugno, e questo cambiamento è spesso associato a concetti di rinascita, di vittoria del Sole sulle tenebre.
Certamente, si tratta di un fenomeno che diamo spesso per scontato – ovviamente avviene tutti gli anni – ma che se ci prendiamo qualche momento per apprezzarlo scopriremo la meraviglia di vedere il Sole perfettamente “in cima” al cielo a mezzogiorno.
Cosa è il solstizio? Capiamolo insieme in poche parole
Il solstizio non è nulla di più che un evento astronomico legato all’inclinazione di 23,5° dell’asse di rotazione della Terra rispetto al piano della sua orbita intorno al Sole.
Sembra una questione complicata, ma più semplicemente ciò che ci importa comprendere è che questa inclinazione crea un diverso moto apparente durante le stagioni. Sappiamo bene, infatti, che il sorgere e il tramontare del Sole descrive un moto apparente del Sole attorno la Terra, mentre in realtà è il contrario; per di più l’inclinazione – che abbiamo citato prima – ci dà l’impressione che questo cammini durante l’anno.
Nell’emisfero boreale quando il Sole raggiunge il punto più alto in assoluto rispetto all’orizzonte si parla di solstizio d’estate (tra il 21 e il 22 giugno), mentre quando passa per quello più basso si parla di solstizio d’inverno (21-22 dicembre).
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Il solstizio d’inverno e il suo significato
Forse il monumento delle civiltà antiche che più associamo al solstizio d’inverno è Stonehenge. Proprio partendo dal significato di rinascita, di vittoria della luce sul buio, i massi ancora oggi misteriosi di Stonehenge sembrano essere stati creati per seguire il moto del Sole e ammirare i solstizi in questo luogo dal sapore magico. Assistere al solstizio a Stonehenge è considerato uno spettacolo, con giochi di luce affascinanti e indimenticabili, tanto che è un luogo che attira ogni anno molti visitatori.
Se ci riflettiamo, però, anche civiltà a noi ben più vicine hanno celebrato questo fenomeno: l’antica Roma celebrava i Saturnali proprio in questi giorni, e più avanti nei secoli le celebrazioni del Giorno di nascita del Sole Invitto (Dies Natalis Sol Invictus), che l'imperatore Aureliano fissò il 25 dicembre. Proprio per soppiantare questo culto, misto a quello del dio Mitra, si crede che la Chiesa abbia fissato il giorno di Natale di Gesù il 25 dicembre, creando così indissolubilmente questo periodo di rinascita con una delle pietre miliari del culto cristiano.
Insomma, il giorno del solstizio d’inverno ha assunto tantissimi significati in epoche e culture molto diverse tra loro, ma che vedono nel moto del Sole qualcosa di importante, di mistico, da celebrare.
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