In questo blog parliamo spesso di energie rinnovabili e non rinnovabili, ma non ci siamo mai soffermati a descrivere per bene di cosa si tratta e perché la definiamo «pulita» o «sostenibile», cerchiamo sempre nuovi modi di utilizzarla e sosteniamo che stimoli anche nuova ricchezza.
Tutti questi benefici arrivano solo dalle energie rinnovabili? Vediamo insieme perché sì.
Energie rinnovabili e non rinnovabili: qual è la differenza?
Le energie rinnovabili sono quelle fonti di energia che si rinnovano – come dice appunto il termine - si rigenerano quindi dopo ogni utilizzo e, in poche parole, sono inesauribili. Al contrario, le fonti di energia non rinnovabile sono disponibili solo in quantità limitate e, una volta terminata la scorta di cui dispone il nostro pianeta, non saranno più utilizzabili. Ancora, le fonti di energia rinnovabili sono quelle presenti in natura, dall'acqua al vento, al sole: per produrre energia queste non vengono utilizzate direttamente, ma viene sfruttata la loro forza: l’acqua è quella dei fiumi, ad esempio, che muovono le turbine delle centrali idroelettriche; il vento è quello che soffia sulle pale eoliche e così via.
Ecco che diventa allora evidente il confronto tra rinnovabili e non rinnovabili: basta pensare al carbone o agli altri combustibili fossili che vengono bruciati per produrre energia per capire perché queste risorse si stanno esaurendo in modo relativamente veloce.
Le principali fonti di energia rinnovabile
Ma, quindi, a quali fonti di energia dobbiamo rivolgerci?
- Energia solare: è l’energia che proviene dal sole tramite i raggi solari, che noi sfruttiamo grazie ai pannelli fotovoltaici per produrre energia elettrica o tramite i collettori per quella termica (ad esempio riscaldare l’acqua per una casa)
- Energia eolica: si tratta dell’energia del vento che muove le pale delle turbine eoliche proprio come, in passato, muoveva le pale dei mulini. Se vuoi saperne di più, leggi il nostro articolo su vantaggi e svantaggi dell’energia eolica
- Energia idraulica: è la fonte rinnovabile in assoluto più utilizzata perché sappiamo già come sfruttare al massimo le sue potenzialità; prima l’energia della massa d’acqua dei fiumi veniva utilizzata per muovere mulini, poi macchinari sempre più complessi e infine generare energia idroelettrica
- Energia geotermica: si tratta del calore contenuto all'interno della Terra; naturalmente in questo caso ci riferiamo solo a quel calore che affiora in superficie, non certo il calore del mantello o del nucleo terrestre. Noi infatti ne abbiamo coscienza grazie ai vulcani, ai geysers o le fumarole, che testimoniano come la temperatura aumenta con la profondità
- Energia da biomasse: le biomasse sono quei materiali di scarto provenienti da agricoltura e allevamento che vengono utilizzati come biocombustibile, utilizzando al meglio quegli scarti che altrimenti andrebbero bruciati o decomposti senza utilità
La situazione delle energie rinnovabili in Italia vede una crescita nel 2018 (+11 TWh circa rispetto al 2017, per una variazione pari al 10,4%) portando così le rinnovabili a incidere sul Consumo Interno Lordo per il 34,5%, aumentando di 1,0 TWh dal 31,3%.
La crescita, però, riguarda soltanto l’energia idraulica, che oltre a confermarsi quella maggiormente utilizzata (43% delle fonti rinnovabili), mostra un incremento del 36% della produzione rispetto all'anno precedente. Subiscono un calo, anche se limitato, le altre fonti: più alto quello dell’energia solare (-7,1%), più contenuto quella della geotermica (-2,0%), dell’eolica (-1,4%) e delle biomasse (-0,8%).
Il futuro è verde: perché le energie rinnovabili
Fonti di energia inesauribile e a basso impatto sull'ambiente: ecco perché stiamo scommettendo su sole, vento, acqua e calore della Terra per il nostro futuro, non solo perché le fonti non rinnovabili, semplicemente, non saranno più disponibili.
Convertire la produzione di energia non è un fatto solo di mera necessità, ma di opportunità: trovare la chiave di volta per rendere maggiormente efficienti le fonti rinnovabili – mutevoli per natura – è il fronte che vede impegnati tutti i produttori di energia. Le aziende, infatti, stanno pian piano dismettendo l’uso dei combustibili fossili (soprattutto il carbone) perché è ormai evidente a tutti che non c’è futuro per queste produzioni.
In più, grande spinta è quella che l’obiettivo 7 «Energia pulita e accessibile» dell'Agenda 2030 dell’ONU e il Green Deal dell’Unione Europea sono riusciti a infondere nel tessuto imprenditoriale di tutto il mondo: diventare leader nell'economia verde, dismettere il carbone e ripensare a come gestiamo l’energia in generale sono gli obiettivi a lungo termine di questi piani.
Ovviamente anche noi di ABenergie stiamo studiando da tempo quali misure mettere in campo e, a parte l’impegno profuso nei diversi progetti di compensazione della CO2 che prevedono anche importanti interventi di riforestazione, stiamo costruendo la nostra prima centrale idroelettrica completamente interrata (se vuoi ne parliamo meglio nell'articolo «Diffondere la cultura della sostenibilità»); ancora, teniamo a sottolineare che produciamo energia elettrica da fonti rinnovabili.
Insomma, il futuro dell’energia si tinge di verde nonostante le difficoltà di questo settore: sappiamo, quantomeno, che questo è il tracciato da seguire e che i nostri sforzi saranno profusi in questo senso.
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