Il 22 aprile è un po’ il compleanno del nostro pianeta Terra: oggi è l’Earth Day, cioè la Giornata della Terra, una ricorrenza creata per riflettere sui problemi che affliggono l’ambiente riunendo in una sola voce tutte le associazioni che si occupano di diverse battaglie per portare all’attenzione di cittadini e governanti di tutti il mondo i temi più importanti e urgenti. Celebrare questa giornata, partecipare al dibattito e informarsi sono il primo passo per fare la nostra parte: scopriamo insieme come fare qualcosa di più.
Cos’è la Giornata della Terra e perché la celebriamo
La Giornata della Terra è uno dei primi e più importanti eventi a favore della salvaguardia dell’ambiente, tanto che oggi coinvolge 193 paesi del mondo.
La prima edizione fu quella del 22 aprile 1970, istituita dal senatore americano Gaylord Nelson negli Stati Uniti: i tempi erano ormai maturi per una presa di coscienza generale, soprattutto dopo il grande impatto che ebbe il bestseller «Primavera Silenziosa» di Rachel Carson (ne abbiamo parlato tra i libri consigliati l’anno scorso), che denunciava il legame tra inquinamento e problemi di salute.
Nel 1990 l’Earth Day americano si trasformò nella Giornata mondiale della Terra che è oggi: i leader dei movimenti ambientalisti di numerose nazioni si riunirono attorno alla figura di Denis Hayes, uno degli organizzatori americani della prima Giornata, e riuscirono così a mobilitare 200 milioni di persone in 141 Paesi, ponendo sotto i riflettori di tutto il mondo le tematiche ambientali. Il successo di questa giornata fu ben chiaro quando, nel 1992, le sfide ecologiche del nostro pianeta vennero finalmente discusse nel Summit della Terra organizzato a Rio de Janeiro dalle Nazioni Unite.
L’interesse per questa Giornata è cresciuto sempre più, tanto che dopo l’edizione del 1990 gli organizzatori decisero di renderlo un evento annuale – e non più con scadenza decennale – creando il comitato dell’Earth Day Network, che oggi coordina anche le attività dei vari gruppi nazionali aderenti.
Pian piano, una Giornata si rivelò non più sufficiente, allargando manifestazioni, summit ed eventi fino a coprire tutta una Settimana mondiale della Terra: nei giorni vicini al 22 aprile si tengono attività incentrate sulle tematiche ambientali più attuali con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche della sostenibilità.
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Consigli per la Giornata della Terra 2021: cosa succede quest’anno
Il tema di quest'anno è quanto mai calzante e impellente, «Restore Our Earth»: prevenire e impedire le catastrofi ambientali legate al cambiamento climatico sono una nostra responsabilità e mai come quest’anno abbiamo un’importante occasione per farlo. Già, perché se la pandemia di Covid-19 è stata una tragedia, questa può essere un’opportunità affinché non si torni al business as usual quando potremo recuperare un po’ di normalità.
Già un cambiamento sembra esserci: il Presidente Joe Biden – dopo aver già annunciato a febbraio la rinnovata adesione degli Stati Uniti agli Accordi di Parigi – ha invitato 40 leader mondiali a partecipare ad un summit virtuale il 22 e 23 aprile per enfatizzare la necessità di azioni più forti in favore del clima: il lavoro diplomatico da svolgere sarà intenso, ma già la mutata posizione USA è un’ottima notizia.
Per partecipare alla Giornata della Terra ci sono diverse possibilità, innanzitutto quella di partecipare alla conferenza online organizzata dal comitato EarthDay, ci sono poi numerosi eventi disponibili, sia online sia in presenza riassunti dalla mappa interattiva disponibile qui.
Ancora, per tutti gli insegnanti – o semplicemente per chi vuole organizzare incontri e conferenze sul tema – EarthDay mette a disposizione il Teach-In Toolkit, cioè un insieme di risorse da sfruttare gratuitamente per insegnare i diversi argomenti legati alla cura dell’ambiente, indicando anche qualche azione concreta da poter compiere con il gruppo coinvolto, con diversi gradi di impegno richiesto.
Quest’anno più di altri, insomma, partecipare alla Giornata della Terra e – soprattutto – iniziare a cambiare i nostri comportamenti è fondamentale: continuare a inquinare il pianeta non può più essere l’unica opzione che abbiamo.
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