Riscoprire luoghi inaccessibili del nostro patrimonio culturale, andare alla ricerca di tesori nascosti: ecco la filosofia dietro alle Giornate FAI di Primavera, un evento che si ripete ormai da ben 30anni nel primo weekend di primavera. Quest’anno, sabato 26 e domenica 27 marzo i luoghi aperti al pubblico in via straordinaria saranno ben 700, sparsi in circa 400 città italiane.
Alle ville, i palazzi e i giardini più rinomati come Palazzo Orsini a Milano oppure l’Accademia dei Lincei a Roma, si aggiungono anche quelle perle poco conosciute del nostro patrimonio architettonico che aspettano solo noi per essere di nuovo ammirate.
Torna la giornata del FAI, che sostiene l’Ucraina attraverso l’arte
«La bellezza salverà il mondo», o forse siamo noi a dover salvare la bellezza: partendo da questo concetto, il FAI ha deciso in questi giorni non solo di esporre i colori ucraini in ogni bene visitabile in questa edizione, ma anche di stanziare 100mila euro per restaurare un monumento ucraino – una volta che la guerra sarà terminata - scelto in accordo con ambasciata italiana e chiesa Ucraina. «Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea», ha raccontato il presidente del FAI Marco Magnifico, come leggiamo nel comunicato ripreso dell’ANSA, è il momento di «concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile». Come è stato anche in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, nella capitale Kiev, a Leopoli e in tanti altri centri si è cercato di coprire più monumenti possibili e ripararli dai bombardamenti imminenti, ma non è stato possibile proteggere tutto.
Ecco allora che, quando il momento di ricostruire arriverà, la valenza simbolica di questa azione di restauro sarà altissima, aiutando a rinsaldare l’identità di un popolo.
FAI Giornate di Primavera: dopo 30anni scopriamo ancora nuovi luoghi meravigliosi
I numeri di ben 30 edizioni delle Giornate FAI di Primavera parlano da soli: dal 1993 ad oggi le 350 delegazioni locali del FAI disseminate in tutta Italia hanno organizzato visite in oltre 14mila luoghi italiani, coinvolgendo come apprendisti Ciceroni 145mila volontari e 330mila studenti. Sono cifre che raccontano il grande successo di queste iniziative, ogni anno grandemente attese come testimoniano le prenotazioni spesso sold out per i luoghi più gettonati.
Quest’anno i beni che il FAI ci consiglia come imperdibili sono moltissimi, ma trovate l’elenco completo nella pagina dedicata alle Giornate FAI di Primavera:
- a Roma il Casino dell’Aurora Ludovisi costruito a fine Cinquecento, oggi proprietà privata, tanto che la sua apertura al pubblico è un fatto straordinario. Da vedere assolutamente è lo straordinario soffitto affrescato da Guercino nel 1621
- Palazzo Corsini, sede dell’Accademia dei Lincei, la più antica accademia scientifica al mondo fondata nel 1603
- il Collegio Romano oggi sede del Ministero della Cultura, ma che nacque negli anni 80 del 1500 come scuola della Compagnia di Gesù: magnifica è la Sala della Crociera, un tempo la biblioteca principale della scuola e oggi, conservata intatta, ospita la sezione distaccata della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte dell’Istituto VIVE Vittoriano e Palazzo Venezia
- sempre a Roma sabato 26 marzo sarà aperta alle visite la Chiesa dei Santi Sergio e Bacco, sede dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini; la volontà del FAI è sancire la vicinanza al popolo ucraino ancora una volta tramite il segno artistico
- a Milano, invece, sarà possibile visitare l’imponente Palazzo INPS, appena riaperto dopo una campagna di restauri nel 2021: costruito negli anni ‘20 su progetto dell’architetto Marcello Piacentini vanta alcune perle, come lo scalone elicoidale e la Sala Riunioni del primo piano
- a Genova riaprirà il Castello Mackenzie, costruito a fine Ottocento dall’architetto Gino Coppedè in stile neogotico e neorinascimentale: è stato tra le visite più apprezzate delle Giornate FAI di Primavera 2021, tanto da non poterlo non riproporre
- a Firenze è visitabile la Villa Medicea di Careggi, oggi al centro di un piano di recupero. Costruita da Michelozzo per volere di Cosimo il Vecchio nel Quattrocento è stata la dimora più amata da Lorenzo il Magnifico
- nei dintorni di Narni (TR) l’Abbazia di San Cassiano sarà possibile seguire un itinerario tra natura incontaminata e architettura medievale, suggestivo e unico
Ci sono poi dei luoghi che il FAI riserva soltanto ai propri iscritti, per premiare il loro impegno nel sostenere l’associazione che cerca di conservare al meglio e rendere fruibile a tutta Italia quei beni trascurati e caduti nell’ombra. Tra queste aperture speciali, ne citiamo una su tutte, è Palazzo Orsini a Milano, sede della Giorgio Armani: un palazzo splendido il cui piano nobile venne realizzato a fine Settecento dall’architetto Luigi Canonica, con uno spogliatoio a pianta ovale affrescato da Andrea Appiani.
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