Ridurre gli sprechi, imparare a fare la spesa sfusa, risparmiare sui consumi: vi abbiamo raccontato di molti modi per portare la sostenibilità dentro casa, ma se invece ora parlassimo di come rendere sostenibile direttamente la casa stessa?
Oggi scopriremo insieme cos’è l’arredamento sostenibile e cosa si intende per mobili di ecodesign, perché scegliere la sostenibilità non significa affatto rinunciare a bellezza e praticità.
Cos’è l’arredamento sostenibile e perché è molto più di una tendenza
Certo, tantissime case produttrici hanno iniziato a creare linee green dei propri prodotti per cavalcare l’onda della sostenibilità e catturare quei clienti che possiedono questa nuova consapevolezza, ma ciò che intendiamo veramente per arredamento sostenibile non può ridursi solo nell’inserire quel singolo pezzo di ecodesign nel nostro salotto.
Attenzione, quindi, al greenwashing anche in tema design: arredare in maniera sostenibile significa cercare di impattare nel minor modo possibile sul pianeta, partendo dal materiale che scegliamo per rivestire pavimenti e pareti fino ai complementi di arredo, passando per struttura della cucina, divano ecc., ma anche interessandoci di questioni più tecniche come il risparmio energetico e la dispersione di calore.
Insomma, anche in questo caso parliamo di scelte consapevoli e ragionate; per la nostra casa dovremo essere attenti a:
- Prediligere materiali riutilizzabili, biodegradabili, riciclabili, non tossici
- Acquistare mobili progettati pensando alla lunga vita del prodotto
- Considerare anche tutto ciò che ruota attorno al mobile individuato: il processo produttivo, l’impatto della produzione sia sull’ambiente sia sulle realtà produttive locali
Non a caso, ad esempio, Ikea ha dichiarato di voler diventare un’impresa totalmente circolare, con impatto positivo sul clima entro il 2030: non solo è la cosa giusta da fare per il pianeta, ma anche per rispondere alle richieste di noi consumatori, dimostrando così che l’unione fa la forza, anche nell’orientare un mercato. Qui l’azienda si è adattata alle nuove esigenze dei clienti iniziando una reale trasformazione, ma sappiamo sempre distinguere un’azione commerciale da una questione pubblicitaria?
Torniamo a parlare di greenwashing
Per non lasciarci ingannare da specchietti verdi per allodole
Quali sono gli arredi veramente ecosostenibili?
Ma quindi, ci domanderai, come faccio a individuare dei mobili green che siano veramente tali?
- Puoi cercare arredi e mobili creati seguendo la filosofia dello Zero Waste Design: conosciamo già bene il movimento Zero Waste (zero sprechi) che applicato al mondo dell’arredo significa creare mobili che, nel tempo, non creeranno rifiuti. Sono quindi prodotti ad alto tasso tecnologico perché impiegano materia prima biodegradabile ma manipolata in modo da renderla durevole
- Anche l’arredamento sostenibile può essere la seconda vita di altri oggetti: in questo caso si parla di Upcycled Materials, ovvero del riutilizzo di materiali di recupero, oggetti vecchi o danneggiati che – lavorati fino anche alla riduzione in schegge – diventano nuovi lampadari, complementi di arredo e piccoli mobiletti
Per reperire questa tipologia di arredamento ecosostenibile non è necessario frequentare il Salone del Mobile di Milano o leggere riviste specializzate, basta non riferirsi soltanto ai grandi marchi blasonati o commerciali, ma cercare magari dei designer giovani, in genere più attenti alle dinamiche dell’ecosostenibilità e a come creare qualcosa di bello e pratico con risorse limitate.
I materiali naturali, la scelta “naturale” per l’arredamento ecosostenibile
Se dobbiamo creare il nostro nido da zero – magari per una ristrutturazione o una nuova costruzione – possiamo allora avere voce in capitolo anche su pavimenti, rivestimenti e arredo di cucina e bagno, cosa che non può fare chi acquista in case costruite anni fa e già predisposte dal vecchio proprietario.
- Per i pavimenti scegliamo materiali naturali quali la pietra o il legno, assicurandosi che i listelli di parquet scelto provengano da una filiera certificata PEFC, marchio che garantisce la tracciabilità del legno (e dei mobili con questo creati) proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile
- preferiamo le lavorazioni artigianali e scegliamo i nostri fornitori con cura: a volte ci si rivolge a una grande catena per pigrizia, senza sapere che la propria provincia è famosa per la lavorazione di questo o quel materiale. Lavorare con un artigiano significa accorciare la filiera e accrescere il benessere del territorio che ci circonda, senza parlare dei vantaggi di personalizzazione e cura che già conosciamo
- bambù e rattan sono degli ottimi materiali per mobili e complementi di arredo, ultimamente tornati in voga per le loro caratteristiche di robustezza, versatilità e rapida crescita delle piantagioni
- per il tessile, ottime scelte sono lino e cotone: anche in questo caso facciamo molta attenzione alla filiera di produzione, ma prese le giuste accortezze questi tessuti sono imbattibili in freschezza, piacevolezza della texture e morbidezza
Preferire l’arredamento ecosostenibile non è una scelta che fa bene solo all’ambiente, ma direttamente anche a noi stessi e al nostro fisico: un mobile green è creato con attenzione, rispetto della salute di chi ne fruisce, evitando ad esempio l’impiego di materiali tossici. Come amiamo ribadire, insomma, scegliere ciò che è meglio per l’ambiente significa scegliere ciò che è meglio per noi.
Ok i mobili green, ma come sono costruite le nostre case?