Finalmente, dopo negoziazioni e lunghe attese, è stato promulgato il nuovo decreto aiuti per intervenire sul caro bollette. Non è stato semplice, ma il governo è riuscito ad aggiungere altri 14 miliardi di euro ai 49,5 già stanziati fino ad oggi, arrivando al Decreto Aiuti Ter: il premier uscente Mario Draghi è riuscito ancora una volta a non dover ricorrere ad alcun scostamento di bilancio utilizzando 6,2 miliardi derivanti dalle maggiori entrate.
Di più, c’è anche un’altra buona notizia molto attesa, perché è in arrivo un ulteriore decreto ministeriale che confermerà la riduzione delle accise su gasolio e benzina fino a tutto novembre. Vediamo nel dettaglio quali sono le misure previste e quali categorie sono coinvolte.
Caro bollette: cosa prevede il nuovo decreto aiuti
Il caro energia non sta determinando soltanto difficoltà per i privati, ma la situazione è critica per molte aziende che rischiano purtroppo, addirittura, la chiusura per i costi esorbitanti da mantenere. Insomma, queste misure erano attese da una larga platea, ma come siamo realmente messi sul fronte energia?
Come leggiamo sulla Stampa il ministro Cingolani, presente alla conferenza in cui è stato presentato il decreto, si mostra ottimista: «Gli stoccaggi sono all’86,7%, l’obiettivo era il 90% a fine ottobre e siamo in anticipo. Ho firmato una lettera a Snam per andare oltre, se riuscissimo ad arrivare al 92-93% avremmo maggior flessibilità nei momenti di massimo assorbimento invernale». Di fatto, sottolinea, «non c’è alcun razionamento del gas, e a fine mese abbiamo ottime chance di ottenere il price cap a livello europeo».
Tornando alle misure previste dal decreto aiuti bollette, le principali sono:
- Il credito di imposta viene esteso anche alle PMI: fino al 30 settembre è confermato l’attuale meccanismo, (25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese con consumo maggiore di 16,5 MW). Per i mesi di ottobre e novembre è previsto un rafforzamento, con soglia del 25% per le imprese energivore e gasivore e al 40% per tutte le imprese che consumano gas
- 400 milioni per rafforzare il servizio sanitario nazionale, in particolare per poter far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese Rsa e strutture private
- Previsti anche circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell’alimentazione delle serre
- Anche il trasporto pubblico locale riceve un sostegno di 100 milioni di euro, fondamentale per ammortizzare i costi del carburante e consentire ai mezzi di circolare regolarmente
Le misure di sostegno a chi è più in difficoltà
Come leggiamo sul Sole 24 Ore, tra le misure che si aggiungono agli altri decreti aiuti, il principale per chi è in difficoltà è il nuovo bonus energia elettrica 2022: si tratta di un bonus una tantum di 150 euro per chi percepisce redditi inferiori a 20.000 euro lordi annui; questo significa stanziare aiuti per una platea di circa 22 milioni di persone, comprendendo anche pensionati e autonomi.
Ancora, viene rinnovato il bonus trasporti, il cui fondo viene incrementato di 10 milioni di euro per l’anno 2022: finora i bonus emessi sono stati circa 730mila, prevedendo un contributo da 60 euro per l’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici, riconosciuto alle persone con reddito annuo inferiore a 35mila euro.
Per il futuro, come leggiamo nuovamente sul Sole 24 Ore, sono previsti ulteriori interventi: si continua a parlare del famoso price cap, europeo o italiano, anche se si tratta di una strada in salita; si discute comunque della possibilità di pagare a rate le bollette, di estendere la cassa integrazione o, comunque, di prevedere altre misure di sostegno, ma che probabilmente dovranno essere gestite dal prossimo governo.
Cosa prevedeva il decreto precedente?
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