Rincari sulle bollette, aumento del costo dell’energia elettrica, prezzi delle materie prime alle stelle: cosa sta succedendo? Questo aumento generale dei prezzi non riguarda solo l’Italia, ma coinvolge l’intera Europa ed è causato da una crisi energetica che vede molti paesi del mondo in competizione. Proviamo insieme a indagarne le cause e a capire come poter fronteggiare questa situazione, ad esempio anche con il bonus bollette.
Crisi energetica attuale: da cosa dipende?
Ne avevamo già parlato in questo articolo: l’ARERA - Autorità per l’energia già quest’estate aveva previsto la grande crescita dei prezzi del gas, e lo stesso aveva detto il Ministro Cingolani a settembre, avvertendo come i prezzi di questo autunno inverno possano arrivare a un rincaro anche del 40%.
Ma quali sono le cause di questi rincari così pesanti? Come è facile immaginare, le ragioni sono molte, ma potremmo dire che la causa principale è da cercare nel rimbalzo dei consumi verificatosi dopo la fase emergenziale della pandemia. Nel periodo di emergenza, infatti, c’è stata una minor richiesta di gas ed energia elettrica, portando a un calo degli investimenti delle compagnie produttrici di energia; al contrario, il rimbalzo economico che è avvenuto una volta stabilizzata la situazione sanitaria ha portato a una forte richiesta di energia che le aziende faticano adesso a soddisfare.
Silvia Bellomo, giornalista del Sole 24 Ore esperta in materie prime e i mercati correlati, offre un quadro completo della situazione in un’intervista per 24+ Live, le diretta streaming del Sole 24 Ore: non solo la legge della domanda e dell’offerta è determinante, ma concorrono anche altri fattori che hanno portato il prezzo del gas a ottobre al quintuplo rispetto l’inizio dell’anno
- Non solo Italia e Europa sono in sofferenza, ma devono fronteggiare la concorrenza inaspettata della Cina, che si trova incuneata tra il primo serio tentativo di decarbonizzazione e la necessità di non sprofondare in una decrescita: sta acquistando sempre più gas per sostituire il carbone, ma deve fronteggiare a sua volta l’aumento dei prezzi e le scarsità degli approvvigionamenti, addirittura frenando volontariamente alcune produzioni industriali
- Altro fattore scatenante è il comportamento della Russia, principale fornitore di gas per l’Europa: sta consegnando tutto il gas dovuto, ma nulla di più. Gli analisti ricercano le cause di questa «chiusura dei rubinetti» tra la volontà politica di far leva su questa necessità per ottenere le approvazioni necessarie per il progetto del gasdotto Nord Stream 2, oppure, forse la Russia sta semplicemente approfittando della situazione a suo vantaggio, mascherando alcune difficoltà operative nel fornire maggiori quantitativi di gas
Cosa può succedere adesso? Continueranno i rincari sulle bollette?
Bisogna innanzitutto sapere che il costo delle nostre bollette dipende direttamente dal prezzo del gas, perché questo carburante soddisfa ben un terzo dei consumi europei e in Italia una quota anche maggiore.
Stanno accadendo due fatti nel mercato dell’energia, in questi mesi:
- La domanda di gas – visto appunto il rialzo dei prezzi – si sta spostando in questo periodo verso altre fonti energetiche, purtroppo comprese carbone e prodotti petroliferi, che risultano più convenienti anche a fronte delle imposte sulla CO2
- Oppure, più semplicemente, si rinuncia a comprare energia, come è accaduto per imprese nel settore dei fertilizzanti e recentemente per i produttori del metallo, come il gruppo Feralpi, importante produttore di acciaio
Possiamo pensare che questa crisi sia innescata dalla transizione energetica? Non proprio, ma certamente ci sono difficoltà significative nel realizzare nuovi impianti di rinnovabili: servirebbero circa 7 gigawatt di potenza installata in più all’anno ma, per ora, riusciamo ad aggiungere circa 1 gigawatt/anno. Il problema sta proprio nel fatto che, prima di arrivare a compiere la transizione, il gas serve e servirà ancora per qualche anno.
Leggi qui come l’Italia sta affrontando la transizione ecologica
Qualche buona notizia: arriva il bonus bollette per limitare i rincari
Mentre il governo sta studiando la possibilità di riformulare la composizione delle bollette, eliminando le tanto odiate accise, viene esteso il bonus bollette per il 2021, rinforzato con 450 milioni di euro di fondi per compensare le impennate dei prezzi del gas.
Come leggiamo sul sito dell’ARERA, è importante sapere che da quest’anno le famiglie che hanno diritto al bonus lo riceveranno in maniera automatica semplicemente facendo richiesta dell’ISEE, senza quindi bisogno di presentare domanda come negli anni passati.
Gli sconti per energia elettrica e gas variano in base a due diversi parametri:
- lo sconto relativo alla luce varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare; si va da 128 fino a 177 euro l’anno
- il bonus per il gas invece dipende dalle zone climatiche e dal tipo di utilizzo; varia dai 30 ai 245 euro l’anno
Hanno diritto al bonus bollette i nuclei familiari che rientrano in una delle seguenti categorie:
- i nuclei familiari con ISEE non superiore a 8.265 euro
- le famiglie con almeno 4 figli a carico e indicatore ISEE non superiore ai 20mila euro
- nuclei familiari titolari di reddito o pensione di cittadinanza
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