Anche se non tutti hanno potuto apprezzare lo Smart Working per come si è svolto in questo periodo burrascoso, certo i punti a favore di questa nuova modalità di lavoro sono molti: niente perdite di tempo legate a spostamenti e traffico, maggiore flessibilità nell’organizzare la propria giornata e i propri compiti e, non ultimo, una nuova prospettiva di meritocrazia basata su obiettivi da raggiungere.
Letto così, sembrerebbe che lo Smart Working non abbia difetti: se proprio dobbiamo trovargliene uno, possiamo pensare alla sorpresa poco piacevole che in tanti hanno trovato nella buca della posta, cioè un bel rincaro sulla bolletta di casa.
I costi nascosti dello Smart Working: le bollette più care non sono un’impressione
In fondo, se ci pensiamo, è la conseguenza naturale del fatto che passiamo intere giornate dentro casa e con noi restano accesi tutti gli strumenti di lavoro. Quindi PC collegati alla corrente, televisori accesi molte ore al giorno, un impiego maggiore di fuochi e forno visto che si pranza in casa e termosifoni accesi di giorno (o viceversa l’aria condizionata): tutto questo uso diurno di gas e luce ha portato così a bollette più care in un batter d’occhi, dato che prima, quando si faceva vita da ufficio, i maggior consumi avvenivano la sera.
Già ne avevamo l’impressione, ma ora abbiamo la conferma grazie all’indagine di SOStariffe.it, che ha evidenziato come tra DAD – Didattica a distanza e smart working tutti i tipi di nuclei familiari hanno subito un rincaro, compreso tra i 145 euro per i single e i 268 euro per le famiglie. Il nuovo Osservatorio di SOStariffe.it ha stimato le maggiorazioni di spesa comprendendo non solo le forniture di luce e gas, ma sommando anche il costo della connessione web di rete fissa, essenziale per poter lavorare e studiare da casa in maniera adeguata.
Per ottenere poi un quadro realistico della situazione, lo studio ha considerato tre diversi profili di consumatore - single, coppia e famiglia - utili per quantificare l’aumento delle bollette fotografando una situazione più veritiera possibile; l’aumento stimato quindi è quantificato così:
- i nuclei familiari hanno speso nel 2020 1661 euro per luce e gas e 397 per una connessione di rete fissa, con un aumento di 268 euro
- i single hanno invece speso 145 euro in più, considerando 719 euro per luce e gas e 397 per internet
- le coppie invece hanno visto un aumento di 193 euro sul bilancio annuale, con 1087 euro di luce e gas e 397 di internet
Le famiglie, in buona sostanza, hanno visto l’incremento maggiore – come era facile pensare: tante persone con tanti dispositivi in uso non possono certo portare a un risparmio.
Il futuro dello Smart Working non è per forza il lavoro da casa
Come ammortizzare i costi dello Smart Working? Attenti ai rincari di ottobre
Dato che lo Smart Working sembra diventare l’orizzonte verso cui il mondo del lavoro si sta muovendo – anche se solo per qualche giorno a settimana o con altre varie modalità – gestire meglio i propri consumi e riflettere sui margini per risparmiare sulle utenze è una questione fondamentale.
Per contenere i costi di luce e gas, oltre a rivedere i propri comportamenti in un’ottica di consumo consapevole e responsabile, è importante in primis scegliere la tariffa dell’energia più adeguata al nostro stile di vita: se prima, infatti, una tariffa bioraria o addirittura trioraria poteva essere la migliore scelta per chi passava tutta la giornata fuori casa, ora la monoraria potrebbe essere una buona scelta se si passa tanto tempo dentro casa.
In più, dobbiamo considerare anche lo scenario economico italiano: da ottobre, infatti, sono previsti possibili rincari sulla bolletta a causa dell’aumento dei costi delle materie prime, un aspetto negativo legato alla pandemia e alla difficoltà di approvvigionamento conseguente all’alta domanda generata negli ultimi mesi.
L’ARERA – Autorità per l’energia a luglio 2021 ha infatti diramato un comunicato stampa in cui si prevede il rincaro che ci aspetta ad ottobre: i prezzi europei del gas sono cresciuti di oltre il 30% nel secondo trimestre del 2021 rispetto al primo e risultano sempre più correlati con il prezzo della CO2 che, a giugno 2021, si è attestato oltre i 50 €/tCO2.
Nella pratica, l’impatto sulla nostra vita quotidiana è stato stimato in termini di spesa per la famiglia-tipo: nell'anno solare ottobre 2020-settembre 2021 ci sarà un rincaro sull’energia del 12% rispetto all’anno solare precedente, corrispondente ad un aumento di circa 62,4 euro su base annua. Allo stesso tempo, però, il gas vedrà una riduzione del 1,3% portando a un risparmio di 13 euro l’anno.
Fino a settembre l’aumento è stato limitato dal decreto “salvabollette” con cui il Governo ha destinato 1,2 miliardi di euro alla riduzione degli oneri generali di sistema per il trimestre luglio-settembre, ma ancora per i mesi successivi non c’è nulla di confermato.
Osserveremo come si muoverà il mercato dell’energia con la solita attenzione, ma mettere in pratica tutti gli accorgimenti possibili per risparmiare risulta allora ancora più importante.
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