Catturare l’energia del vento per trasformarla in energia elettrica e poi utilizzarla per gli scopi più diversi, dall'alimentare un’industria a illuminare le città: in poche parole, ecco cos'è l’energia eolica.
Tutti abbiamo in mente le pale eoliche che sono sparse su tutto il territorio italiano, ma anche i dibattiti sull'effettiva utilità ed efficienza di questo strumento, per non parlare poi delle implicazioni che riguardano l’impatto ambientale. Cerchiamo quindi di capire meglio insieme di cosa parliamo quando parliamo di energia eolica, evidenziando pro e contro per favorire un’opinione critica a riguardo.
Come funziona l’energia eolica
Partiamo dalle basi: oggi imbrigliare l’energia eolica è possibile e sappiamo bene come fare, con le pale eoliche; se ci pensiamo, però, sfruttare l’energia del vento per i nostri scopi non è un concetto moderno.
Per millenni (fino all'avvento delle macchine a vapore, a fine 1800) abbiamo solcato i mari con le barche a vela, a cominciare dal trasporto su fiume degli antichi egizi per poi arrivare ai trasporti di merci e persone attraverso i mari fino al periodo delle grandi esplorazioni.
Altro esempio fondamentale, quando si parla di energia eolica, è il mulino a vento, che è un po’ l’antenato degli aerogeneratori. I mulini a vento sono nati per trasformare la forza del vento – che soffia lungo una direzione lineare, anche se variabile – in energia meccanica per muovere le macine al sua interno, e così produrre la farina.
Da questa idea così semplice sono nate le moderne pale eoliche: sono composte da un palo, che ha la funzione di posizionare le pale più in alto possibile in modo che queste «catturino» la maggior quantità di vento; dalle pale che, girando, muovono il rotore meccanico – la loro «testa» - il quale convoglia l’energia verso una dinamo: è a questo punto della catena che l’energia meccanica della rotazione si trasforma in energia elettrica.
Insomma, si tratta di un meccanismo semplice ma ancora perfettibile, in modo da raggiungere gli ambiziosi standard di utilizzo delle energie rinnovabili che l’Europa, e l’Italia quindi, si è posta per il 2030.
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Energia eolica: vantaggi e svantaggi
Se torniamo per un attimo con il pensiero a barche a vela e caravelle, inquadriamo subito il problema:
- Il vento è una fonte energetica rinnovabile e pulita: PRO
- È una fonte però discontinua: il vento soffia in modo diverso nei vari periodi dell’anno e nei momenti della giornata: CONTRO
E poi, conosciamo ormai bene il vento come fenomeno naturale:
- L’energia eolica è facilmente reperibile: sappiamo già quali sono le zone più ventose, sia in Italia che altrove: PRO
- Questi luoghi, però, molto spesso si trovano lungo le coste, un patrimonio turistico che viene “rovinato” dalla presenza delle pale eoliche, sia per l’impatto visivo che hanno sia per quello acustico: CONTRO
Le azienda produttrici di impianti eolici stanno facendo passi avanti dal punto di vista tecnologico – ipotizzando addirittura dei pali fotovoltaici senza pale – e risolvendo, almeno in teoria (come vedremo la pratica è complessa), il problema dell’impatto ambientale attraverso gli impianti off-shore (cioè al largo delle coste) che beneficiano comunque dello scambio termico tra mare e terraferma senza però influenzare negativamente il paesaggio.
La situazione dell’energia eolica in Italia
Per capire meglio quanto è utilizzata l’energia eolica in Italia e la sua rilevanza, facciamo riferimento ai dati dell'ARERA, l’autorità nazionale per l’energia: leggendo la relazione sullo stato dei servizi pubblicata il 2 luglio 2019 «Stato di utilizzo e di integrazione degli impianti di produzione alimentati dalle fonti rinnovabili e di generazione distribuita - anno 2018» scopriamo che:
- le fonti rinnovabili incidono sul totale della produzione energetica nel 2018 per circa 114 TWh, cioè il 39% del totale nazionale (nel 2004 era il 18%)
- tra queste, l’energia eolica quasi il 14% del totale prodotto nel 2018 a fronte di poco meno dell’1% nel 2004
Insomma, il balzo in avanti dell’energia eolica è davvero significativo come quantità di energia prodotta, ma non solo: nel sud Italia «in parecchie ore, la produzione da impianti fotovoltaici ed eolici è addirittura superiore rispetto al carico totale (ormai stabilmente anche nei giorni lavorativi)»; in più, tantissimi produttori e distributori di gas green utilizzano l'eolico per compensare le proprie emissioni.
Certo, però, i passi avanti da fare sono ancora numerosi: come sottolinea l'ANEV Associazione Nazionale Energia del Vento, nell'ottobre 2019 – ecco il comunicato stampa - c’è incertezza riguardo la crescita del settore (anche in Europa, non solo in Italia) a causa dei numerosi impedimenti burocratici: incertezza normativa, mancanza di semplificazione e incentivi scoraggiano gli imprenditori di questo settore.
Ti abbiamo incuriosito? Come hai visto trarre conclusioni su qualcosa apparentemente così limpido come l’utilizzo delle pale eoliche non è mai banale. Resta sintonizzato sul nostro blog, torneremo presto a parlare di energie rinnovabili per approfondirne tutti gli aspetti.
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