Qualcosa, nel mondo del beauty, si sta muovendo: l’attenzione per l’ambiente si sta concretizzando nella creazione di packaging sostenibile, imballaggi senza plastica e prodotti di nuova concezione, come lo shampoo solido.
Non solo è perfetto per risparmiare – dato che si tratta di un prodotto concentrato, senza la presenza di acqua – ma è un’ottima risposta all’uso eccessivo della plastica e, soprattutto, del packaging usa-e-getta. In fondo è per questi aspetti, ecologico e economico, che molte ragazze ne sono innamorate e, anzi, è proprio grazie a loro che i prodotti come lo shampoo solido stanno arrivando anche nei supermercati; come? Scoprilo insieme a noi.
Il bello di essere consumatori: il packaging sostenibile dei cosmetici è anche merito nostro
Se in casa con voi c’è un’adolescente o una giovane donna, avrete sicuramente già sentito parlare di cosa sia lo shampoo solido e di tutti i cosmetici zero waste in generale, vero?
Sono infatti le nuove generazioni di consumatori il motore del cambiamento dei brand di cosmetica, che intercettano la nuova sensibilità e fanno in modo di offrire a chi compra proprio ciò che vuole. La sostenibilità diventa allora un tema centrale per le imprese proprio perché è caro a noi, portandole a dire addio a flaconi e contenitori usa-e-getta e a trovare nuove soluzioni innovative per rispondere alle nuove esigenze.
Insomma, possiamo proprio dire grazie ai più giovani che hanno una profonda consapevolezza dell’importanza di agire per il bene dell’ambiente e che semplicemente con il loro comportamento indirizzano anche le azioni delle case cosmetiche: in un prodotto apparentemente frivolo troviamo tantissimi benefici, come il minor spreco di plastica e il minor utilizzo di acqua.
Anche il mondo della moda
ha iniziato il percorso verso la sostenibilità
L’attenzione all’ambiente passa anche per il packaging sostenibile dei cosmetici
L’impatto ambientale legato all’impiego usa-e-getta della plastica, ad esempio per realizzare le confezioni dei cosmetici, è questione ormai nota a tutti: non è un caso che tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 sia annoverato anche quello di “Consumo e produzione responsabili”, invitando così a progettare meglio i prodotti limitando gli sprechi e, allo stesso tempo, educare a un consumo intelligente.
Anche la Commissione Europea ha tradotto nella pratica questi obiettivi e, oltre a vietare l’utilizzo della plastica monouso dal 2021, ha stabilito con la direttiva UE 2019/904 che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica dovranno essere riutilizzabili o facilmente riciclati.
Insomma, il vento del packaging sta cambiando direzione e sono ormai tantissimi i brand che stanno trasformando i loro prodotti o almeno le proprie confezioni per rispondere al bisogno di diventare ecosostenibili. In Italia, ad esempio, ci sono brand che avevano già fatto della sostenibilità uno dei loro valori in tempi non sospetti come Davines, azienda del parmense che è una B Corp già dal 2016 e si distingue per le confezioni a impatto zero: non utilizzano confezioni in cartone ma soltanto il packaging primario che contiene il prodotto; ad esempio il flacone è trasparente, senza differenze tra una linea o un’altra; ancora, il pack è fatto in materiale riciclabile e le emissioni generate per la sua produzione sono tutte compensate.
Adesso, anche aziende di livello globale stanno cambiando le loro pratiche: come racconta il Sole 24 Ore, sempre più brand stanno lanciando nuove iniziative per rinnovare le loro confezioni in ottica sostenibile. Ad esempio, L'Oréal alla fine del 2020 ha coinvolto con un bando gli studenti universitari per trovare modi creativi per eliminare la plastica dall'industria beauty; ancora recentemente, Colgate ha proposto un tubetto di dentifricio riciclabile, mentre Unilever ha prodotto uno spazzolino da denti realizzato totalmente in plastica riciclata. Grande risonanza ha poi avuto il lancio sul mercato del nuovo shampoo solido della Garnier, forse il primo brand presente nella grande distribuzione a tentare la strada della sostenibilità, proponendo un nuovo shampoo della linea Ultra Dolce (quella che conosciamo tutti, di maggior successo) con il 94% di ingredienti di origine vegetale e un packaging sostenibile, perché creato in cartoncino riciclabile e zero plastica. In più, i piani della Garnier per abbracciare la sostenibilità non finiscono qui: entro il 2025 tutti i pack saranno riutilizzabili, riciclabili o compostabili e, se servisse la plastica, questa sarà di origine riciclata.
Anche nel nostro e-commerce pensoinverde.it, creato per promuovere la cultura della sostenibilità attraverso prodotti e servizi di uso quotidiano e ridurre così al minimo il nostro impatto sull’ambiente, proponiamo dei kit con shampoo solido, scrub, sapone e crema tutti in formato saponetta e confezionati senza plastica, perfetti per raggiungere l’obiettivo zero waste.
Insomma, sembra proprio che l’industria cosmetica stia compiendo una rivoluzione verso la sostenibilità da cui non tornare più indietro: già vedere alcuni brand eliminare flaconi in plastica e ridurre l’utilizzo della carta che spesso serve solo per packaging ridondante è un ottimo risultato, ma siamo sicuri che una volta iniziato questo percorso sempre più aziende dovranno trovare la loro strada per una produzione più ecologica, semplicemente per restare nel mercato e competere con chi ha già sviluppato questa attenzione.
Vuoi diventare anche tu protagonista del cambiamento?