Produciamo energia verde e ci impegniamo con questo blog nel diffondere una cultura della nostra sostenibilità, nel nostro piccolo. Ma questo ci basta? Certo che no: siamo ben consapevoli di quanto le nostre attività quotidiane – dell’azienda ma anche del team dei dipendenti – siano impattanti sull'ambiente, perciò abbiamo pensato di darci da fare per compensare le nostre emissioni. Da questa volontà è partita l’esplorazione di diversi progetti di compensazione della CO2, tra cui poi ne abbiamo scelti quattro in base alle caratteristiche del programma e delle ricadute positive che avrebbe generato sul territorio. Il nostro partner è Rete Clima, che conosciamo già dal primo progetto di piantumazione fatto nel Parco Nord di Milano.
Fate un viaggio con noi attorno al mondo per scoprire queste quattro iniziative e lasciatevi ispirare, magari, a proporre le stesse idee nella vostra realtà.
Rimboschimento delle foreste della Bassa Val Camonica
Il primo progetto che vi vogliamo raccontare riguarda un territorio che per noi è proprio fuori dalla porta di casa: ci siamo impegnati a sostenere la Gestione Forestale Sostenibile (GFS) di alcune foreste certificate Pefc (Programme for the Endorsement of Forest Certification schemes) in Val Camonica, che afferiscono al Consorzio Forestale Bassa Val Camonica (BS).
Questo impegno si concretizza nel finanziare alcune attività che sono necessarie al benessere della foresta e, di conseguenza, per tutti noi. Attraverso:
- miglioramenti di soprassuoli boschivi
- tagli delle piante mature
- realizzazione di piste e strade forestali
- rimboschimenti
liberiamo il terreno dalle piante che ormai sono pronte per il taglio e rimpinguiamo la foresta con nuove piantumazioni, migliorando l’ecosistema dell’intero ambiente e, come risultato finale, aumentando la capacità di stoccaggio di CO2.
I progetti di riforestazione sono ormai numerosi in tutto il mondo
Scoprili con noi
Il nuovo impianto eolico in India a Nashik
Queste distese così ventose sono il luogo perfetto per un parco eolico: infatti a Nashik, metropoli a circa 200 km a nord di Mumbai, è sorto un importante parco eolico, reso possibile dagli investimenti europei e, in minore misura, anche grazie a noi.
Mantenere una wind farm eolica di questo tipo è molto oneroso, ma i risultati vanno oltre il già ottimo obiettivo di evitare l’uso di carbone ed acqua per la generazione elettrica: si aggiungono infatti l’impiego e la crescita di manodopera tecnica e di lavoro locale e il trasferimento tecnologico verso i paesi in via di sviluppo, offrendo così la possibilità di una crescita economica locale.
L'India è un paese in grande crescita e oggi, che le cose stanno cambiando, evitare che la nuova richiesta di energia significhi maggior sfruttamento di carbone e quindi nuove emissioni è un risultato decisamente positivo.
Una piccola centrale idroelettrica in Brasile per la comunità del fiume Uberabinha
In Brasile, paese dall'economia emergente, abbiamo deciso di prenderci carico di un progetto che riguarda un’intera comunità, quella che vive presso la città di Uberlândia, sviluppata lungo il fiume Uberabinha.
Creando piccoli invasi – che non impattano sull'ambiente – riusciamo infatti a creare un bacino elettrico adatto alla produzione di energia idroelettrica. Anche qui infatti vogliamo portare energia pulita, sostituendo l’uso degli impianti termoelettrici che sono stati usati finora con un impianto idroelettrico. Lo scopo è, ancora una volta, abbattere le emissioni di CO2, ma sempre nell'ottica di trasferire conoscenze tecnologiche e offrendo la possibilità di uno sviluppo locale.
Come funziona una centrale idroelettrica? Te lo spieghiamo noi
Conservare la biodiversità nel Petén in Guatemala
Caoba, cedro, Pino, Ramon, ceiba e avocado, mango, lime, arancia: ecco le specie di alberi forestali e da frutto che stiamo piantando nel Petén (regione del Guatemala) grazie alla partnership con degli operatori locali.
Questo progetto riguarda infatti la difesa della biodiversità, tutelando una regione che conta un patrimonio biologico eccezionale, con almeno 9 tipologie differenti di habitat terrestre ed altrettante di acqua dolce, con circa 8.681 specie di piante.
Abbiamo scelto di agire nel Petén proprio perché presenta le migliori condizioni per lo sviluppo e la conservazione della biodiversità, essendo habitat di specie di flora e fauna unici al mondo, ma che deve essere protetta. Tra il 1990 e il 2005, infatti, il Paese ha perso il 17,1% della sua copertura forestale, all'incirca 810.000 ettari, a causa della mancanza di controllo degli incendi forestali, della mancanza di mezzi effettivi contro il disboscamento e dello sviluppo di attività di allevamento insostenibili.
Piantumando queste specie native miriamo allora a sostenere un sistema agro-forestale che sia capace di rigenerarsi: se riusciremo nell'intento otterremo anche un territorio più sano e sicuro, saremo capaci di sensibilizzare le comunità locali – cui è affidata la cura degli alberi - sul tema dello sviluppo sostenibile, mostrando che è possibile una crescita economica in armonia con il territorio.
Ancora una volta, il nostro impegno è sempre quello di coniugare crescita e benessere delle comunità con la tutela ambientale: siamo convinti che non possa esistere il primo senza il secondo e cerchiamo con le nostre azioni di trasformare il mondo, un piccolo passo per volta.
Vuoi saperne di più sul nostro impegno?
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