Quale miglior modo per impersonificare la natura selvaggia e spontanea celebrata in Maestri del Paesaggio 2019 che non chiamare i Kataklò, famosi in tutto il mondo per la combinazione unica di forza e grazia artistica? Secondo noi non c’erano alternative, quindi li abbiamo invitati a Bergamo, incaricandoli di creare quella performance unica che poi si è rivelata essere «Alle radici dell’energia. Spettacolo di danza acrobatica e atletica». Abbiamo voluto fare un omaggio alla città e al festival con cui da tanti anni collaboriamo: il risultato ci ha meravigliato, scoprite con noi perché.
I Maestri del Paesaggio 2019 e il significato dello spettacolo
Da giovedì 5 a sabato 7 settembre 2019 piazza Vecchia in città alta – per l’occasione trasformata in green square – è stata teatro a cielo aperto per lo spettacolo dei Kataklò che per tre volte in ogni serata hanno dato vita alla loro performance. Il palco montato al limitare della corsarola, cioè la via principale di città alta – appunto, il corso – ha creato un effetto di prossimità con il pubblico dalla grande potenza scenica: a pochi centimetri dagli artisti, gli spettatori hanno potuto apprezzare ogni muscolo teso, ogni espressione del volto, ogni variazione d’intensità.
In soli 10 minuti, infatti, la compagnia ha saputo dare un’interpretazione personale di cosa è l’energia e delle sue radici, che affondano nei quattro elementi di acqua, aria, fuoco e terra.
La tematica, cuore della rappresentazione, non è stata scelta a caso, ma abbiamo chiesto ai Kataklò di riflettere e dialogare con l’allestimento dei Maestri del Paesaggio 2019 a cura di Luciano Giubbilei, architetto del paesaggio di origine italo-inglese insignito per 3 volte del premio Best in Show Chelsea Flower, noto per la sobria eleganza delle sue progettazioni. Il tema del 2019, come abbiamo accennato, è quello di Pioneer Landscape, una riflessione sulla relazione tra l’architettura e l’ambiente naturale che celebra la bellezza della vegetazione spontanea che riesce anche a riconquistare gli spazi antropizzati che le sono stati sottratti.
«I Maestri del Paesaggio non è solo un grande evento d’intrattenimento ma un appuntamento che ospita ogni anno esperti del settore e che ci fa riflettere sul nostro futuro e sulla qualità della nostra vita in città. Valori, questi, che da sempre ci contraddistinguono e che guidano il nostro operato – spiega Alessandro Bertacchi, Presidente di ABenergie. Promuovere una cultura dell’energia e della sostenibilità tra i cittadini e soprattutto tra le nuove generazioni è per noi fondamentale e siamo orgogliosi di poterlo fare in una manifestazione così rilevante come questa».
I Kataklò alla ricerca delle radici dell’energia nella Green Square dei Maestri del Paesaggio
«Alle Radici dell’Energia è uno spettacolo che ci riavvicina all'ambiente e ci permette di tornare ad una dimensione più naturale del vivere – afferma Alberto Ciampi, il nostro direttore marketing, – una situazione in cui l’equilibrio tra l’uomo e le risorse naturali è nuovamente ristabilito».
I Kataklò non hanno avuto soltanto il ruolo di realizzatori o esecutori, al contrario: rispondendo al nostro stimolo, sono stati gli artisti della compagnia a dar vita a questi spettacoli brevi, ma dalla grande intensità espressiva e potenza atletica.
La loro cifra infatti, è quella di fondere la danza con l’atletismo, le capacità acrobatiche, ma anche mimiche e, non meno importante, dalla capacità di dosare elementi come suoni e luci per creare atmosfere uniche con cui trasportare il proprio pubblico in un mondo di sogno.
Nata dall'estro di Giulia Staccioli, la Kataklò Athletic Dance Theatre, compagnia dal successo ventennale, vede la fusione dei due mondi dell’atletismo e della danza contemporanea propri dell’esperienza della sua fondatrice. Staccioli infatti ha alle spalle una grande carriera da ginnasta (è stata finalista olimpica a Los Angeles ‘84 e Seoul ’88) ma anche di ricerca artistica: una volta terminato il periodo dell’agonismo si è dedicata infatti alla danza, passione di bambina, fino ad entrare nella compagnia americana Momix, dove si forma sotto la guida di Moses Pendleton per tre anni. Nel 1995 era giunto finalmente il momento di dar forma alla sua idea di concezione artistica: nascono allora i Kataklò per cui sviluppa un nuovo tipo di linguaggio corporeo, il physical theatre, che li renderà famosi in tutto il mondo.
«Abbiamo scelto di collaborare con i Kataklò proprio per la loro capacità artistica di dare forma e sostanza fisica all'energia – conclude Ciampi - che è un elemento sempre difficile da rappresentare non essendo visibile e tangibile: il risultato è stato straordinario».